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L'ottavo birrificio Trappista


Gregorius - 10/03/14

L’abbazia Stift Engelszell si trova in Engelhartszell, nel nord dell’Alta Austria, vicino al Danubio, in una valle con colline boscose. L’abbazia si trova a 60 km all’ovest di Linz e 25 km all’est della frontiera tedesca e della città di Passau. Fra il 1293 e il 1786 Engelszell, letteralmente “Cella Angelorum”, fu un’abbazia cistercense. L’ultimo grande progetto della sua prima esistenza fu la costruzione di una nuova chiesa abbaziale nello stile rococò. Finora la chiesa rimane un gioiello per i tanti visitatori che vengono da tutte le parti dell’Europa. Durante il diciannovesimo secolo l’abbazia si è ritrovata come proprietà privata. Solo nel 1925 i monaci sono rientrati nell’abbazia. Furono monaci cistercensi, questa volta della Stretta Osservanza, cioè l’Ordine dei trappisti. Il propretario infatti aveva venduto Engelszell ad un gruppo trappisti tedeschi dell’Abbazia Oelenberg in Alsazia. Così Oelenberg divenne l’abbazia materna di una fondazione nell’Austria, Engelszell. Questo secondo periodo della storia di Engelszell fu bruscamente interrotto dalla Gestapo del regime hitleriano. Nel 1939 venne chiusa l’abbazia e 73 monaci furono arrestati e cacciati via. Cinque monaci furono deportati ad un campo di concentramento, quatro di loro vi trovarono la morte. Dopo la seconda guerra mondiale 23 monaci sono tornati ad Engelszell e vi hanno ripreso la vita monastica. Furono rinforzati da 15 trappisti tedeschi che erano fuggiti dall’Abbazia Mariastern in Bosnia. Furono costretti ad accettare la co-gestione della casa medicale che fu stabilita nell’abbazia durante gli anni della guerra. Questa casa esiste finora. Adesso viene gestita da Caritas ed è ospitata in costruzioni nuove e moderni nella vicinanza dell’Abbazia. I monaci che hanno ristabilito la vita monastica e la sua economia nell’ampio sito storico di Engelszell, formarono una comunità che divenne sempre più piccola, mentre il lavoro ed i sfidi divennero più grandi. Cinque monaci sono coinvolti direttamente nel lavoro e nella produzione. La comunità fa appello a 5 impiegati laici professionali. I settori economici della comunità monastica di Engelszell sono: Lo sfruttamento dei boschi (140 ettari di bosco); l’agricoltura (60 ettari, affittati da poco tempo); la distilleria di liquore (annualmente circa 30.000 litri); uno sito per il teleriscaldamento su base di biomassa (per una grande parte dai propri boschi) per l’approvvigionamento energetico dell’abbazia, la casa Caritas e le tante case nelle vicinanze; il negozio dell’abbazia alla portineria; due centraline idroelettriche per i bisogni dell’abbazia; l’affitto di edifici non usati dai monaci. Il prodotto monastico prebellico è sempre molto popolare: il “Magenbitter” (elisir contro il mal di stomaco), il gran numero uno nella produzione dei liquori di Stift Engelszell. Accanto a questo altri 12 liquori vengono prodotti. Per quanto riguarda il formaggio, ci sono due tradizioni. Da un lato si produceva in Engelszell il formaggio già prima della guerra, e dall’altro lato i monaci di Mariastern hanno portato la propria tradizione di formaggio. Alcuni anni fa, i monaci hanno deciso di riprendere la tradizione del formaggio, ma adesso è l’abbazia cistercense amica di Schlierbach che produce il formaggio di Engelszell nella sua moderna formaggieria. Anche l’apicoltura appartiene da sempre alla tradizione di Stift Engelszell. Il vecchio casotto delle ape è stato sostituito da un nuovo casotto, e un giovane apicoltore provvede attualmente in un’ampia scelta di miele e prodotti su base di miele delle ape del monastero. Engelszell è l’unica abbazia OCSO in Austria. Per di più la comunità è piccola. Con lo scopo di trovare un mercato per i nostri prodotti, dobbiamo quindi collaborare con altre ordini religiose nell’Austria, e con altri piccoli produttori.